• GualT-Rex :unverified:@mastodon.uno
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    6 months ago

    @informapirata @lavoro a chi serve? solo agli uffici del pesonale e alle rispettive aziende che hanno modo di pavoneggiarsi su LinkedIn con avveniristiche - quanto inutili - iniziative rivolte al personale, trovando così un modo per giustificare e farsi riconoscere improbabili premi (che peraltro pagano profumatamente) da improvvisate società che stilano fantasiose classifiche sul livello di “meravigliosità” del lavoro in certi grandi gruppi

    • @GualTRex A me invece sembra chiaro che, al di là degli obiettivi a brevissimo termine, che non portano ad alcun miglioramento nella produzione, la ludicizzazione del lavoro costituisca un interessante esperimento sociale di selezione forzata dei lavoratori più suggestionabili e sfruttabili. Un obiettivo che dà i propri frutti sul lungo termine

      Per questo motivo mi sembra evidente che la risposta alla domanda del titolo sia decisamente chiara, senza alcun ombra di dubbio

      @lavoro

      • GualT-Rex :unverified:@mastodon.uno
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        6 months ago

        @informapirata @lavoro interpretazione interessante ma che non mi convince per un paio di motivi: non ho alcuna stima degli addetti al personale, perciò non li reputo capaci di una strategia minimamente evoluta (rectius, di una strategia!)
        La gamification ha poco di nuovo - a parte il nome anglofono - prima era classifica di vendite aziendali (ci sono ancora). Funziona bene con obiettivi quantitativi, pure meglio se qualitativi: lì la fuffa domina incontrastata e avalla la qualunque